Morimondo, torna il Mercatino Enogastronomico della Certosa

salame di varzi
Torna, dopo lunga assenza, il Mercatino Engastronomico della Certosa con le sue trasferte ad alto tasso di golosità: domenica 21 Giugno i produttori di eccellenze food&wine a chilometro sincero del MEC danno appuntamento a Morimondo, bandiera arancione del circuito dei Borghi più belli d’Italia alle porte di Milano e sede di una delle abbazie romaniche lombarde più belle e suggestive.

Igienizzante all’ingresso e in ogni gazebo, per un’esperienza multi-sensoriale in totale sicurezza: a partire dalle 9 i produttori del MEC animeranno, con il loro ricco catalogo di sapori genuini, la Corte dei Cistercensi: formaggi, miele, vini, salame di Varzi e salumi d’oca dalla Lomellina, pasta fresca, confetture, vino e distillati, olio, olive e taralli, verdure sott’olio. E ancora le pluripremiate offelle di Parona, i formaggi del Canavese, le lumache nelle varie declinazioni food e beauty,  il pane del panificatore alchimista Marco Bernini da Pozzol Groppo, Alessandria, che crea pani integrali semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone.



Enogastronauti e turisti a breve raggio potranno non solo degustare tipicità ed eccellenze enogastronomiche ma anche lasciarsi andare alla meraviglia di un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità dove arte e cultura si fondono. Non solo cultura del gusto quindi: anche in questa fase ogni domenica pomeriggio a partire dalle 15 è possibile visitare previa prenotazione ( fondazione@abbaziamorimondo.it, 02 9496 1919)  ogni mezz’ora e fino alle 17 il museo dell’Abbazia e il complesso monastico: in conformità a quanto sancito dalle recenti disposizioni attuative della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle ordinanze della Regione Lombardia in merito agli ingressi dei visitatori nei musei e nei luoghi di cultura, i gruppi saranno formati da 10 partecipanti oltre l’operatore didattico (info al link https://www.abbaziamorimondo.it/articolo/ripresa-attivita ).
morimondo
La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.



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