Bormio degustazioni e tour a lume di lanterna 1 e 22 Agosto Bormio

Bormio degustazioni e tour a lume di lanterna

1 e 22 Agosto

Bormio

L’estate a Bormio inizia con un appuntamento tradizionale: torna ‘Mestieri in Piazza‘, la manifestazione dedicata al patrimonio storico ed enogastronomico dell’Alta Valtellina.
Dai vini alle fiaccole, dalle degustazioni ai tour a lume di candela per scoprire antiche storie, riti e tradizioni: perché la Valtellina è una terra da scoprire.
Si parte sabato 1 agosto con la Serata dei Vini, che chiamerà a raccolta le principali case vitivinicole valtellinesi nelle corti storiche di Bormio: qui si potranno degustare il Sassella, il Grumello, lo Sforzato, parlare con i produttori per sapere dettagli e metodi di lavorazione.
Ma non solo vini: ci saranno anche assaggi di grappe, amari locali come il Braulio e la Taneda, e le tisane tradizionali.
Il secondo appuntamento è in programma per sabato 22 agosto: alle 21.30 inizierà la Serata Al Scur, ovvero al buio. Le luci del centro storico (in particolare dei reparti Maggiore e Dossorovina) verranno spente: si camminerà a lume di fiaccole e lanterne per andare alla scoperta di portali, affreschi, corti tradizionali, tutto accompagnato da giochi di ombre, degustazioni e musica.
E poi ovviamente si scopriranno i mestieri della tradizione dell’Alta Valle, un luogo che custodisce ancora oggi un prezioso patrimonio culturale e sociale, tramandato di generazione in generazione.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, alcuni di questi lavori artigiani sono tornati in auge: come il mestiere del lenamér, il falegname, oggi richiesto per lavori di piccolo artigianato o per la produzione di arredamenti e abitazioni. Oppure il fabbro, in dialetto valtellinese feréjr, che sta vivendo una rinascita grazie alla crescente richiesta di ferro battuto.
Non si può dire lo stesso del ciabattino: nella piazza centrale di Bormio lo sciòber Donato ha ancora la sua bottega. E’ lui la memoria storica di un mestiere che in Valtellina rivestiva così tanta importanza da aver dato vita a un gergo specifico, il cosiddetto plat di sciober (il gergo dei ciabattini), parlato solo da chi apparteneva alla corporazione.

Per maggiori informazioni: www.bormio.eu